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Intervista Sen. Gasparri incontro Italia Protagonista del 12 maggio 2013

Domenica sera, intorno alle ore 19.30, il vicepresidente del Senato, l’onorevole Maurizio Gasparri, ha fatto visita alla sua città d’origine, Cava de’Tirreni, per un incontro organizzato dal consigliere comunale Enrico Polacco con l’associazione Italia Protagonista presso la chiesa di Sant’Alfonso. In quest’occasione l’onorevole Gasparri ha rilasciato al nostro quotidiano una breve intervista.

Vicepresidente Gasparri, parlando di fatti concreti, qual è la primissima misura da prendere in Parlamento per il Paese?

Sono due le cose importanti: occuparsi del lavoro, e quindi detassare le nuove assunzioni, e poi la vicenda dell’Imu sulla prima casa, che secondo noi va cancellata. Queste sono due cose, casa e lavoro, assolutamente prioritarie.

Quali sono i tempi per mettere in atto queste due misure?

Per quanto riguarda l’Imu i tempi sono immediati, perché si doveva pagare la prima rata sulla casa a Giugno ed è già stata sospesa. Per quanto riguarda i provvedimenti per il lavoro, è chiaro che contestualmente si possono cambiare le leggi anche dialogando con Ue come già ha iniziato a fare il ministro dell’Economia.

Che cosa si attende che verrà fuori dal cosiddetto conclave di Spineto?

Coesione e concretezza. L’Italia ha bisogno di risposte. Noi ci siamo molto sacrificati nel convivere col Pd al governo, ma lo abbiamo accettato perché riteniamo che l’Italia abbia bisogno di fatti e non di risse.

Ma lei aveva mai pensato che sarebbe finito a governare con gli antagonisti di sempre?

No, non me lo aspettavo, ma i numeri non hanno consentito a nessuna parte di realizzare un governo proprio, e quindi, poiché l’amor di patria è più importante dell’appartenenza a questo o a quello schieramento, speriamo che questa condizione provvisoria sia però utile al Paese.

Qual è il suo giudizio in merito agli scontri che ci sono stati a Brescia?

Ero a Brescia, c’era un clima brutto, non bisogna sottovalutare questo ritorno di violenza che nasce tutto a sinistra, dalla sinistra, dall’estremismo di personaggi come Grillo che usando un linguaggio sbagliato facilitano coloro che pensano di risolvere le situazioni urlando o aggredendo. Sottovalutare sarebbe un errore, prevenire è un dovere.

Quindi lei considera Grillo un uomo di estrema sinistra?

Considero Grillo un uomo che usa un linguaggio violento che quindi favorisce nelle menti bacate una cattiva percezione delle sue parole urlate

Alcuni membri del Pd hanno criticato la presenza di Alfano e altri ministri a Brescia. Lei come commenta queste esternazioni?

Letta e gli altri sono stati al convegno del Pd, Alfano non ha fatto nessuna affermazione inaccettabile. Ognuno ha il diritto di esprimere le proprie idee sia a sinistra che a destra.

 Pubblicata sul quotidiano Cronache