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A Cava de´ Tirreni il Senatore Gasparri ricorda in un convegno l´unità d´Italia

covegno_unita_d_italia_intervento_gasparri_webLunedì 11 aprile si è tenuto presso il Social Tennis di Cava de’ Tirreni un convegno dal tema “150 anni dall’Unità d’Italia tra presente e futuro” organizzato dall’associazione Italia Protagonista di cui è responsabile a Cava il sig. Fortunato Palumbo.

Un parterre di ospiti di prestigio in primis il presidente del gruppo dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri ha svolto una serie di riflessioni incentrate sulle origini della nostra Nazione, ma sopratutto sulle prospettive.

Dinanzi a un folto uditorio il consigliere comunale dr. Enrico Polacco ha esordito ricordando che come meridionali avremmo non pochi motivi di doglianza per come l’Unità si è realizzata, ma l’unità nazionale andava fatta e oggi a 150 anni dalla sua  proclamazione è giusto celebrarla e difenderla senza se e senza ma.

“ Certo nel festeggiare il compleanno della nostra Italia – ha continuato – occorre guardare alle attuali condizioni del nostro Mezzogiorno, al suo futuro così come a quello dell’intero Paese alla luce del federalismo, ma anche  operare una lettura critica del Risorgimento e dei suoi maggiori protagonisti, non ultimo avere coscienza di un fenomeno quale il brigantaggio post-unitario”.

Ha poi preso la parola il consigliere Regionale On. Dr. Giovanni Baldi il quale è partito dalla riflessione che la festa dei 150 anni è stata poco sentita dai giovani, ma è importante che la classe politica continui a tramandare i valori. Riguardo al pericolo Federalismo Baldi ha richiamato le parole del Presidente Napoletano che ha invitato a essere sereni nei confronti di questa riforma epocale. In effetti la Regione Campania attualmente ha due punti caldi la Sanità commissariata e i trasporti con la difficoltà delle linea del Mare. Nel suo intervento il consigliere Regionale ha lanciato un appello perché i Fondi FAS siano assegnati o difficilmente si risolverà la situazione, ma soprattutto ha auspicato che dopo un anno sotto osservazione lo Stato sblocchi le risorse perché si possa organizzare in maniera razionale ed efficace le risorse che saranno certamente inferiori al passato. Le premesse ci sono tutte visto che la Regione ha ridotto gli spreghi e i costi della politica.

Ha preso poi la parola il senatore  Vincenzo Fasano che ha svolto la funzione di moderatore, il quale ha ricordato che i valori di Patria e Unità d’Italia sono alla base della sua scelta di fare politica. Certo restano ancora degli aspetti oscuri come ad esempio il brigantaggio e la questione meridionale che ancora esiste, ma occorre prendere la spinta da questo spirito unitario per andare avanti.

Il sindaco Marco Galdi ha dal canto suo sottolineato che dopo 130 anni è naturale fare bilanci, ma al di là degli aspetti storici occorre pensare al presente e soprattutto al futuro. “Certo le celebrazioni hanno chiarito che gli Italiani hanno una forte identità nazionale – ha proseguito – ed essa non si pone in alternativa con l’identità locale da cui è scaturita l’istanza del federalismo. Certo l’Italia di oggi è cambiata, la globalizzazione ha portato a una crescita notevole Nazioni che prima erano sottosviluppate e da noi si è invece sviluppata la crisi. Nella nostra città le difficoltà non mancano: il bilancio del Comune ad esempio nel 2011 vedrà due milioni di euro in meno provenienti dalle risorse erariali e l’anno prossimo un altro milione e mezzo mancheranno alle nostra cessa; in pochi anni sono venuti  a mancare migliaia di posti di lavoro. Occorre perciò creare virtuosità per invertire la tendenza globale. Non possiamo nascondere che la questione meridionale non è ancora risolta, abbiamo il gap delle infrastrutture e del mercato del credito che impediscono lo sviluppo. È necessario perciò colmare tale gap e avere consapevolezza delle proprie potenzialità. Il domani può essere nelle nostre mani.”

Ha preso poi la parola il Presidente della Provincia On. Edmondo Cirielli il quale ha sottolineato che l’evento dei 150 anni non può essere un fatto celebrativo fine a se stesso, ma uno stimolo per capire dove andare guardando al passato radicati nel presente. “Occorre difendere il patrimonio di libertà e democrazia e trasmetterlo ai nostre figli”.

Il Senatore Gasparri ha esordito ricordato la sfida epocale della globalizzazione e di come in ottica europeistica appena la Storia lancia una sfida ogni Stato pensi a sé, facendo riferimento alla questione degli immigrati e alla posizione dell’UE. “In realtà – ha continuato Gasparri – non è scomparso l’interesse nazionale e ognuno cerca di ricavare il proprio spazio. Se le altre Nazioni crescono e ci sottraggono risorse occorre un grande progetto culturale politico per affrontare queste sfide. L’Italia non sarebbe ciò che è se non avesse una forte identità cattolica, basti pensare ai tesori d’arte in gran parte derivati dalla religione. Non per niente il Santo Padre ha definito i cattolici costruttori dell’Italia. Ma il genio italiano si è espresso anche delle invenzioni, basti pensare a Marconi. Dobbiamo essere consapevoli di noi stessi nelle difficoltà delle risorse che mancano. Occorre dunque creare un progetto che possa dare valenza produttiva alla nostra identità culturale.”

L’On. Gasparri ha poi ammonito che non bisogna permettere che Nazioni che fanno lavorare in condizioni di minima sicurezza e con poche garanzie esportando a minor costo prodotti facciano concorrenza sleale a Nazioni come l’Italia che hanno una legislazione sociale che comporta un ricarico maggiore sul prodotto. “Occorre che tutti rispettino le stesse regole. Non dobbiamo subire la globalizzazione e difendere il futuro della nostra Nazione”.

Magrina Di Mauro

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