Italia Protagonista - Cava de' Tirreni
Signora Presidente, signor Sottosegretario, colleghi senatori, quando nei giorni scorsi il nostro Gruppo e la nostra iniziativa hanno posto l'attenzione sui problemi degli organici delle Forze dell'ordine, fin dalla Conferenza dei Capigruppo nella quale avevo annunciato la presentazione della mozione che mi vede come primo firmatario, ho auspicato che tutti i Gruppi avessero condiviso questo momento di riflessione e di iniziativa del Parlamento. Quindi sono ben lieto che un'iniziativa del Popolo della Libertà abbia determinato la presentazione da parte di tutti Gruppi di mozioni che hanno lo stesso obiettivo, cioè intervenire sugli organici delle Forze di polizia.
Do atto al Governo e al Sottosegretario di aver dato disponibilità, con il parere favorevole alle varie mozioni, per far sì che questo problema degli organici possa essere esaminato fin dalla legge di stabilità. Abbiamo dunque voluto una calendarizzazione tempestiva delle mozioni affinché lo stesso Esecutivo, tenendo conto di quanto espresso dal Parlamento, possa già nella stesura della legge di stabilità possa impegnarsi ad adeguare gli organici. Un impegno che chiediamo prima ancora della discussione del provvedimento, in occasione della quale siamo comunque pronti ad intervenire con le nostre proposte emendative. Ma siccome il testo della legge di stabilità deve essere ancora scritto, sono certo che l'approvazione delle mozioni farà sì che il Governo, non solo con il Ministero dell'interno qui rappresentato, ma anche con il Ministero dell'economia, possa agire di conseguenza. Voglio anche chiarire un aspetto procedurale che ci ha portato a questa vicenda. Quando si è esaminato il decreto sulla revisione della spesa, il nostro Gruppo ha condiviso una politica di snellimento delle spese e di riduzione degli sprechi. Dopodiché, come accade in questa fase, si parla molto dei partiti - le critiche nei confronti dei quali si moltiplicano, non senza ragione di fronte alla cronaca -, tuttavia oggi abbiamo un Governo tecnico e il decreto-legge è uno strumento sempre più utilizzato, sul quale poi, a causa delle emergenze economiche, dello spread, dell'Europa e quant'altro, tutti fattori reali, si mette la fiducia. Quindi abbiamo un circuito per cui alla fine ci sono misure blindate che non consentono nemmeno una riflessione selettiva all'interno del provvedimento, tant'è vero che nel decreto sulla spending review contestavamo questo blocco sostanziale del turnover, cioè l'impossibilità di sostituire il personale delle Forze di polizia che andava in pensione con altre persone. Anche se poi il meccanismo (il turnover si riduce al 20 per cento nel triennio 2012-2014, al 50 per cento nell'anno 2015, ripristinandolo completamente solo a decorrere dall'anno 2016) spalmava la possibilità di recuperare questi organici, la misura è troppo drastica, è troppo severa.
Fin dall'approvazione, quindi, con la fiducia, di quella misura, che in quel momento era certamente indispensabile, parlo della spending review nel suo complesso, non di questa normativa, ci siamo posti il problema riprendere la questione degli organici delle forze dell'ordine. Voglio ricordare che il Governo Berlusconi, pur intervenendo spesso nell'ambito della pubblica amministrazione, aveva sempre escluso le Forze dell'ordine dal blocco dal blocco del turnover proprio per le esigenze che hanno polizia, carabinieri, finanza, forestale e vigili del fuoco, che voglio specificamente ricordare.
Il senatore Saltamartini, illustrando la nostra mozione, e gli interventi della senatrice Bonfrisco e del senatore Lauro hanno già offerto spunti di riflessione all'Assemblea: la necessità di coprire il territorio, il numero di reati che resta elevato, i problemi dell'ordine pubblico che devono essere fronteggiati. Apro e chiudo qui una parentesi: bene ha fatto ieri l'Assemblea ad aprire un momento di riflessione sul tema della tortura. Vogliamo che la tortura sia punita, ma non vogliamo una legge che possa essere usata dall'ultimo no global per impedire la gestione dell'ordine pubblico sui nostri territori. Ma di questo discuteranno i colleghi in Commissione giustizia e presto tornerà a discutere anche l'Assemblea.
C'è quindi una politica del Popolo della Libertà di attenzione e di rispetto per le forze dell'ordine, sia sotto il profilo numerico degli organici, tema di cui si occupa questa mozione, sia sul tema delle condizioni della operatività, che devono essere ovviamente nell'ambito della legalità, ma non tali da penalizzare chi rappresenta lo Stato a vantaggio di chi alimenta le violenze.
Siamo stati anche realistici in questa mozione. Laddove si dice che il turnover può essere rimpiazzato al 20 per cento, noi diciamo che lo deve essere almeno per il 50. È ovvio che meglio sarebbe se fosse il 100 per cento. Ma le mozioni in questo offrono un'ampia gamma di proposte.
Dopo la presentazione della nostra mozione abbiamo letto ed apprezzato in un'intervista al "Corriere della Sera" del ministro dell'interno Cancellieri l'indicazione di analogo obiettivo. E proprio il Ministro dell'interno, per la funzione che svolge, l'autorevolezza che quell'incarico determina, non parla a caso. Siamo convinti che quelle affermazioni precise, non spettacolari ma concrete, avranno seguito anche nel Consiglio dei ministri e il voto dell'Assemblea di oggi di Palazzo Madama è anche un sostegno a chi all'interno di quell'organismo vorrà dire che il Governo ci ha dato questo mandato.
Colgo anche qui l'occasione incidentale per ricordare all'Esecutivo - non ci sono qui rappresentanti del Ministero del lavoro e del welfare, e del resto non erano tenuti a farlo - che abbiamo votato nel mese di maggio una mozione unitaria, che recava la mia prima firma ma il cui testo è stato condiviso dai colleghi di tutti i Gruppi, riguardante il comparto sicurezza e difesa in materia previdenziale. Noi diciamo qui oggi che il Governo deve rispettare quella mozione. Sappiamo che ci sono tentennamenti. Non tollereremmo che la deliberazione unanime del Parlamento per rispettare la specificità in materia previdenziale del comparto sicurezza e difesa fosse violata. Lo diciamo ai rappresentanti del Governo qui presenti, che non hanno una gestione diretta della questione ma il Ministero dell'interno e della difesa faranno sentire la loro voce anche presso il Ministero del lavoro.
A proposito di mozioni, non si sta rispettando quella mozione perché il confronto coi sindacati e con le rappresentanze dei Cocer che doveva vertere su progetti, proposte compiute non sembra si stia svolgendo in questo modo. Vorremmo allora il rispetto di quell'ordine del giorno in materia previdenziale. Esigeremo il rispetto di queste mozioni in materia di organico, ricordando infine tutti quei giovani che hanno partecipato a concorsi. Pensiamo a tutti coloro che, essendo stati arruolati nelle Forze armate, ritengono giustamente che quei percorsi di accesso all'attività nelle Forze di polizia, che sono anche - non nascondiamocelo - un incentivo all'arruolamento dei volontari delle Forze armate, possano essere realizzati ed appagati. Ecco quindi che la tematica riguardante centinaia di migliaia di persone che hanno partecipato a concorsi e che per via di questo blocco del turnover vedono frustrate legittime aspettative rientra in questa discussione.
Poi ci sono anche le considerazioni fatte: la revisione di spesa non deve impedire la razionalizzazione di alcuni servizi. Siamo assolutamente contrari ad ipotesi di unificazione di Forze di polizia, prospettiva inimmaginabile nel nostro Paese, per storia, tradizione ed organizzazioni. Ma interventi in cui ciascuno possa accentuare la specializzazione in questo o in quel settore sono necessari, attuati già da molto tempo ma oggi sono ancora più urgenti.
Non dimentichiamoci del resto le funzioni che però alcune forze a competenza generale svolgono. L'Arma dei carabinieri con le sue stazioni, presidio essenziale di civiltà, di democrazia, di libertà con un'esigenza di migliaia di punti di presenza. Molte stazioni già oggi arrancano con pochissimo personale o con chiusure ed aperture che non possono garantire la copertura del servizio per ventiquattr'ore, la Polizia di Stato impegnata su tanti versanti. Noi non contestiamo un'opera di necessaria razionalizzazione, ma non siamo per gli accorpamenti, le unificazioni e per sguarnire questo presidio.
I dati e le cifre sono già stati forniti dai nostri colleghi; gli interventi in materia di ordine pubblico, per il contrasto alla criminalità, l'attività antimafia, di carattere economico, di contrasto alla criminalità che le leggi varate dal centro destra nella prima parte di questa legislatura hanno intensificato notevolmente chiamano le Forze dell'ordine ad uno sforzo assolutamente importante.
Noi siamo ben lieti che l'iniziativa assunta dal Popolo della Libertà abbia trovato eco nel Governo; mi auguro, signor Sottosegretario, nel Governo nella sua interezza e non solo nel Ministero dell'interno che per competenza oggi è qui disponibile e concorde.
Ecco, noi siamo qui a dare forza a chi deve nel Governo recepire il mandato del Parlamento. Il fatto che lo si faccia coralmente con una serie di mozioni è motivo di soddisfazione per il Popolo della Libertà che così interpreta un sostegno non acritico al Governo. Ci sono momenti in cui il voto di fiducia può servire a salvare momenti d'emergenza. Vediamo che anche oggi lo spread e altri fattori - ahimè - si rimuovono in maniera minacciosa.
Ma questo non ci esime da un apporto critico e dalla priorità su alcuni temi: la sicurezza, la legalità, la tutela dei cittadini è per noi una esigenza indispensabile. Questa mozione servirà a evitare di sguarnire i presidi che sono essenziali per i nostri cittadini.
COMUNICATO STAMPA
“Con le dimissioni da capogruppo consiliare PDL del collega Marco Senatore, ed in ragione delle motivazioni da lui addotte, ritengo sia doveroso anche da parte mia rassegnare le dimissioni da vicecapogruppo, nella convinzione che l’azzeramento degli incarichi sgombrerà il campo da ogni possibile fraintendimento, favorendo così un dibattito franco e libero da ogni condizionamento all’interno del gruppo consiliare. Quel che conta, infatti, non sono gli incarichi attualmente ricoperti né le legittime aspirazioni di ciascuno di noi, bensì il perseguimento dell’unità politico-amministrativa e la condivisione delle scelte, nonché la funzionalità del gruppo stesso”.
Cava de’ Tirreni, 4 maggio 2012.
Consigliere comunale
Dott. Enrico PolaccoIn occasione delle Festività Pasquali l'associazione Italia Protagonista, si riunirà mercoledì 4 aprile alle ore 20,30 presso l'oratorio della chiesa di S. ALfonso (via Filangieri) per lo scambio degli auguri.
il coordinatore
Michele Sisinni
Il buon risultato ottenuto al congresso del PDL a Cava è la testimonianza di un percorso di crescita che vede tutti noi protagonisti. Dobbiamo essere orgogliosi di quello che stiamo facendo perché il nostro obiettivo è il nostro ideale cristiano che considera la politica come servizio. Ringrazio tutti gli associati che, con il loro sacrificio stanno permettendo di scrivere una nuova pagina nella politica locale.
dr. Enrico Polacco
Dopo il forte impegno profuso dall’assessore Mario Pannullo nella rimozione di locandine e manifesti abusivi lungo il borgo porticato, è toccato questa volta al consigliere comunale Enrico Polacco ergersi a protagonista nella lotta all’inciviltà. Rimossi spontaneamente cartoni di pizza, tovaglioli di carta e bottiglie di birra lasciati sulle panchine ed i tavoli del Parco Schwerte…
Quando l’inciviltà regna in città, a fronteggiarla scende spontaneamente in campo la società civile. La libera cooperazione dei cittadini, a salvaguardia del decoro della nostra Città di Cava de’Tirreni, non sempre è pronta e noi, in non poche occasioni, siamo stati testimoni oculari di lodevoli comportamenti posti in essere da civici amministratori.
Non rare volte abbiamo visto Mario Pannullo, già Assessore alle Attività Produttive, oggi alla Polizia Locale e Protezione Civile, rimuovere manifesti e locandine affisse abusivamente, con carta adesiva, lungo il Borgo Porticato e sui caratteristici pilieri, unici nel Mezzogiorno d’Italia.
Domenica 5 febbraio, alle ore 9.20, abbiamo visto un altro amministratore sostituirsi agli incivili di turno. Nel percorrere il viale centrale del Parco Schwerte (da Viale Degli Aceri a Via Vittorio Veneto, angolo Via Clemente Tafuri), certi di essere noi soli a fare ciò, abbiamo notato una persona, che non era l’operatore ecologico della Se.T.A., raccogliere dalle panchine, dai tavoli dei due gazebo e dalle aiuole tanti cartoni di pizza, tovaglioli di carta e bottiglie di birra, in vetro, sebbene sia tutt’ora vigente il divieto all’asporto, che con impari destrezza, dopo essersi riempite le mani di quanto possibile, depositava il tutto nei contenitori in ferro posti, a gran quantità, a pochi metri dal pattume.
Nell’avvicinarci, abbiamo visto nel consigliere comunale Enrico Polacco, “artefice” degli annulli postali del Millennio dell’Abbazia Benedettina e della riapertura della secolare Chiesa Parrocchiale di Santa Maria della Purificazione di Vetranto, in Castagneto, la persona che si era sostituita agli incivili frequentatori della sera precedente dell’area verde sita a nord della città, forse rimasta aperta e lasciata all’inetta fruibilità dei sudici avventori.
Dopo aver cooperato alla rimozione dei rifiuti, nel proseguire verso via Clemente Tafuri, direzione via Pietro De Ciccio, abbiamo appreso da taluni “vigili osservatori” che non era la prima volta che il consigliere Enrico Polacco si era prestato a tale spontanea civile missione. L’esempio, noi aggiungiamo, ci viene dato dagli amministratori (di sicuro non da tutti), ma resta a noi cittadini saper recepire l’esortazione e cooperare al decoro della città.
Livio Trapanese
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